venerdì, 24 maggio 2024 | 11:09

Entrate: canone di concessione compensabile con crediti d'imposta agevolativi

Le somme giocate a titolo di canone di concessione per la conduzione operativa della rete telematica del gioco lecito, possono essere versate utilizzando in compensazione i crediti d'imposta agevolativi (AdE - risposta 23 maggio 2024 n. 113)

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Entrate: canone di concessione compensabile con crediti d'imposta agevolativi

Le somme giocate a titolo di canone di concessione per la conduzione operativa della rete telematica del gioco lecito, possono essere versate utilizzando in compensazione i crediti d'imposta agevolativi (AdE - risposta 23 maggio 2024 n. 113)

Nella fattispecie oggetto d'interpello in esame, l'Istante è concessionaria dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la realizzazione e la conduzione della rete per la gestione telematica del gioco lecito mediante apparecchi da divertimento ed intrattenimento (art. 110, co. 6, lett. a, b, TULPS).

In linea con quanto previsto dall'art. 1, co. 530, L 23 dicembre 2005 n. 266, come interpretato dall'articolo 1­-ter, co. 2, DL 25 settembre 2008 n. 149, conv. in L 19 novembre 2008 n. 184, la predetta convenzione prevede il versamento, in favore del bilancio dello Stato, di un importo pari allo 0,8% delle somme giocate ­di cui lo 0,3% a titolo di canone di concessione e lo 0,5% a titolo di deposito cauzionale ­su ciascuno degli apparecchi di gioco AWP e apparecchi VLT per i quali è stato rilasciato da AAMS, rispettivamente, un nulla osta ovvero un codice identificativo AAMS.

Ciò premesso, l'istante manifesta la propria intenzione di acquisire, mediante appositi contratti di cessione, i crediti d'imposta, maturati da soggetti terzi, di cui all'art. 121, DL del 19 maggio 2020 n. 34, conv. in legge, con modificazioni, dall'art. 1, co. 1, L 17 luglio 2020 n. 77 e, pertanto, chiede di sapere se, l'intero importo dello 0,8% dovuto sulle somme giocate e in subordine, se il solo importo dello 0,3%, dovuto sulle somme giocate a titolo di canone di concessione, possano essere versati utilizzando in compensazione, in base all'art. 17, DLgs 9 luglio 1997 n. 241, i predetti crediti agevolativi.

A tal proposito, il Fisco evidenzia che, ­con riferimento al canone di concessione previsto, nella misura dello 0,8% delle somme giocate, i versamenti periodici relativi ai singoli periodi contabili ed il versamento dell'eventuale conguaglio relativo all'anno solare sono effettuati con le modalità stabilite dall'art. 17, DLgs 9 luglio 1997, n. 241, tramite il Modello F24­Accise (art. 3, co. 3, decreto del Direttore Generale di AAMS del 4 luglio 2007, prot. n. 23668/Giochi/ADI).

A tal fine, con la risoluzione 6 settembre 2007 n. 239/E, è stato istituito il codice tributo ''5185'' per consentire il versamento del canone di concessione in oggetto attraverso il modello F24.


Con riferimento alle modalità di versamento di cui sopra, con la risposta ad interpello n. 435/2022, è stato chiarito che, se una somma può essere riscossa tramite Modello F24, i relativi debiti possono essere pagati utilizzando in compensazione i crediti tributari e contributivi (anche di natura agevolativa) che possono essere esposti nel modello F24, salvo che, ovviamente, non sia stato disposto un divieto espresso al pagamento tramite compensazione. Al riguardo, si ricorda che, quando la riscossione di una entrata avviene tramite la sezione ''accise” del modello F24, i crediti ad essa relativi non possono essere utilizzati in compensazione, mentre i debiti ivi esposti possono comunque essere pagati utilizzando in compensazione i crediti relativi ad imposte e contributi da esporre nelle altre sezioni del modello F24 (risposte n. 1 e n. 406, risposte ad interpello nn. 394, 395).

Per le ragioni sin qui esposte, si ritiene che l'istante potrà compensare le somme a debito «di carattere non fiscale» (per l'intero importo dello 0,8% dovuto sulle somme giocate),­ il cui versamento con le modalità di cui all'articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997 è previsto da apposito decreto ministeriale ­con i crediti di imposta agevolativi derivanti dagli interventi elencati all'articolo 121, DL n. 34 del 2020 ­ che intende acquisire a mezzo di ''cessione del credito”, sulla cui legittimità la scrivente non si pronuncia, restando integro il potere di controllo da parte degli organi competenti, considerate, altresì, le recenti disposizioni che hanno ristretto le ipotesi di cessione dei crediti emergenti da interventi agevolati.

di Ilia Sorvillo

Fonte normativa

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