venerdì, 26 luglio 2024 | 15:56

Cooperative compliance, adempimenti e concordato: il Governo approva il “correttivo”

Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha espresso apprezzamento per il decreto correttivo in materia di cooperative compliance, adempimenti e concordato preventivo biennale licenziato oggi, 26 luglio 2024, dal Consiglio dei ministri ( PCM - comunicato 26 lugio 2024 n. 90, CNDCEC - comunicato 26 luglio 2024)

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Cooperative compliance, adempimenti e concordato: il Governo approva il “correttivo”

Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha espresso apprezzamento per il decreto correttivo in materia di cooperative compliance, adempimenti e concordato preventivo biennale licenziato oggi, 26 luglio 2024, dal Consiglio dei ministri ( PCM - comunicato 26 lugio 2024 n. 90, CNDCEC - comunicato 26 luglio 2024)


Il decreto accoglie molte delle proposte avanzate dal Consiglio Nazionale. In particolare, di grande rilievo sono le modifiche introdotte in materia di concordato preventivo biennale per il quale viene prevista, tra l’altro, una tassa piatta opzionale sull’incremento di reddito concordato variabile tra il 10% e il 15% nonché la precisazione che la protezione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici si estende anche ai forfettari e include l’IVA per i contribuenti a cui si applicano gli ISA.

Le proposte del CNDCEC hanno operato nella logica di andare incontro alle esigenze quotidiane dei professionisti e, nel contempo, di rendere più efficienti gli strumenti normativi esistenti come, ad esempio, l’ampliamento del termine a 60 giorni per la definizione degli avvisi bonari e, per quanto riguarda l’adempimento collaborativo, prevedere, per coloro che adottano volontariamente il tax control framework, la totale disapplicazione delle sanzioni amministrative per le violazioni relative ai rischi fiscali comunicati preventivamente.


Il correttivo valorizza il costante dialogo con le istituzioni di riferimento e recepisce, come anzidetto, anche alcune proposte del CNDCEC come la messa a regime del termine al 31 ottobre per la presentazione del modello redditi e del 31 luglio per l’adesione al concordato preventivo biennale, ma soprattutto l’ampliamento da 30 a 60 giorni del termine per il pagamento, integrale o della prima rata, degli avvisi bonari. Quest’ultima modifica è stata tenacemente richiesta dal Consiglio Nazionale nella consapevolezza che il maggior termine consentirà una gestione più efficace e meno frenetica degli avvisi da parte dei professionisti ma anche da parte dell’Agenzia delle Entrate, con indubbi benefici per tutti.

di Patrizio Petricelli

Fonte Normativa