martedì, 22 ottobre 2024 | 10:09

Cassazione: nulla la cartella per errata notifica

La recente ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione il 17 ottobre 2024, n. 26993, interviene in materia di riscossione tributaria e notifiche, confermando il principio della "ragione più liquida" e stabilendo importanti chiarimenti circa la validità delle notifiche e la decadenza della iscrizione a ruolo delle cartelle esattoriali

Newsletter Inquery

Cassazione: nulla la cartella per errata notifica

La recente ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione il 17 ottobre 2024, n. 26993, interviene in materia di riscossione tributaria e notifiche, confermando il principio della "ragione più liquida" e stabilendo importanti chiarimenti circa la validità delle notifiche e la decadenza della iscrizione a ruolo delle cartelle esattoriali

Seguici:


Il caso in esame

Il ricorrente, destinatario di una cartella esattoriale, aveva inizialmente ottenuto una sentenza favorevole in appello, successivamente impugnata dall'Agenzia delle Entrate e annullata in Cassazione con rinvio. Il contribuente, nonostante la riassunzione del giudizio, non aveva preso parte al procedimento poiché l’atto di riassunzione era stato notificato ad un indirizzo errato. In seguito, l’Ufficio aveva emesso una nuova sentenza di conferma della ripresa a tassazione, e da qui era scaturita la cartella esattoriale oggetto di contestazione.

Il contribuente aveva sostenuto che la notifica dell'atto di riassunzione era stata effettuata ad un civico diverso dal suo luogo di residenza, non permettendogli di partecipare al giudizio. Tuttavia, i giudici di merito avevano ritenuto valida la notifica, affermando che l’indirizzo era comunque riferibile al contribuente, che non si era costituito per inerzia.

Motivazioni del Ricorso

Il ricorrente ha presentato quattro motivi di ricorso, di cui il primo e il secondo si concentrano su aspetti processuali cruciali:

- la mancata considerazione che una sentenza regionale non era passata in giudicato, poiché oggetto di ricorso per Cassazione;

- l'iscrizione a ruolo della cartella doveva essere considerata decaduta in seguito a una precedente sentenza del 2019 della Cassazione.

In aggiunta, il ricorrente ha contestato la violazione dell’art. 327 cpc, sostenendo che la sentenza impugnata era in contrasto con le statuizioni della Corte, e ha sollevato dubbi sulla legittimità dell'iscrizione a ruolo basata su una sentenza che risultava erroneamente considerata definitiva.


La Decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il quarto motivo del ricorso, rilevando come la sentenza della CTR del 2009, posta alla base della cartella esattoriale, fosse stata annullata in precedenza. La Suprema Corte ha richiamato il principio della "ragione più liquida", ossia la possibilità di risolvere il contenzioso sulla base della questione di più agevole soluzione, senza dover esaminare altre questioni.

Nella sua pronuncia, la Corte ha evidenziato che la sentenza in questione, emessa a seguito della riassunzione, non poteva essere utilizzata per giustificare l’iscrizione a ruolo delle somme contestate. Inoltre, la notifica del giudizio di riassunzione era circoscritta esclusivamente alla società e non al socio, il che rendeva errata la cartella nei confronti del contribuente.

La Corte ha dunque cassato la sentenza impugnata e accolto il ricorso originario, dichiarando nulla la cartella esattoriale.

di Anna Russo

Fonte normativa