Manovra Finanziara 2025: revisore nominato dal MEF nei collegi sindacali delle società con contributi pubblici
Provvedimento inopportuno per l'Associazione Nazionale Commercialisti che chiede al Legislatore di non confermarlo in sede di approvazione della nuova legge di bilancio (ANC – Comunicato 28 ottobre 2024)
Manovra Finanziara 2025: revisore nominato dal MEF nei collegi sindacali delle società con contributi pubblici
Provvedimento inopportuno per l'Associazione Nazionale Commercialisti che chiede al Legislatore di non confermarlo in sede di approvazione della nuova legge di bilancio (ANC – Comunicato 28 ottobre 2024)
L'articolo 112 del disegno di legge di bilancio 2025 prevede l'obbligo di inserire un revisore nominato dal MEF nei collegi sindacali delle società che beneficiano di risorse pubbliche superiori a 100.000 euro.
Per l'ANC l'incarico di revisione è svolto da professionisti i cui requisiti evidentemente costituiscono già una garanzia per lo Stato, altrimenti non si spiega la ragione per la quale tali requisiti professionali esistano e debbano essere rigorosamente rispettati da coloro che intendono poter assumere incarichi di revisione.
L'applicazione concreta di questa norma può destare perplessità. Le società possono percepire il provvedimento come un'ingerenza nella loro sfera gestionale, inoltre c'è un aspetto economico da non sottovalutare, considerato che il costo del compenso del revisore nominato dal MEF è previsto che sia interamente a carico delle società coinvolte.
La scelta del Governo di intervenire sul sistema di vigilanza delle imprese in questo modo, limitandosi ad ampliare il potere ispettivo dello Stato, lascia irrisolte tutte le numerose criticità della revisione, privilegiando, immotivatamente, il controllo pubblico diretto, senza tenere in alcuna considerazione le sostanziali questioni che l'attuale impianto normativo riguardante gli organi di controllo delle società presenta in termini di terzietà e indipedenza.
di Daniela Nannola
Fonte Normativa