Socio investitore STP già socio professionista STA: nessuna incompatibilità
La partecipazione a una STP da parte di un avvocato in qualità di socio non professionista che rivesta anche la qualifica di socio professionista in una STA sembrerebbe non incorre nella incompatibilità (CNDCEC - PO 29/10/2024 n. 74)
Socio investitore STP già socio professionista STA: nessuna incompatibilità
La partecipazione a una STP da parte di un avvocato in qualità di socio non professionista che rivesta anche la qualifica di socio professionista in una STA sembrerebbe non incorre nella incompatibilità (CNDCEC - PO 29/10/2024 n. 74)
Con il quesito in oggetto sono stati chiesti chiarimenti in merito alla richiesta di iscrizione di una Società tra Professionisti che conta tra i soci non professionisti un avvocato già socio professionista di una Società tra Avvocati. Nello specifico, posto che l'art. 10, c. 6, della legge n. 183 del 2011 (Riforma degli ordini professionali e società tra professionisti) prevede che la partecipazione ad una società è incompatibile con la partecipazione ad altra società tra professionisti, e l'esercizio della professione forense in forma societaria è disciplinato da una specifica normativa di settore prevista nell'art. 4 bis della legge n. 247 del 2012 (Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense), ai fini dell'interpretazione della richiamata disposizione sul regime delle incompatibilità, si ritiene opportuno acquisire il parere del Consiglio Nazionale in merito all'inclusione, o meno, delle Società tra Avvocati, nella categoria delle Società tra Professionisti.
Al riguardo il Consiglio Nazionale precisa che con riguardo alla partecipazione del socio avvocato in STP ex lege n. 183/2011, il Consiglio Nazionale Forense (CNF) ha ritenuto non applicabile a queste ultime la disciplina generale recata dalla legge n. 183/2011, bensì quella speciale recata dall'art. 5 della legge n. 247/2012, al tempo vigente.
Si è dunque chiarito che attualmente la disciplina della STA è contenuta nell'art. 4-bis della legge n. 247/2012 , espressamente dedicato all'esercizio della professione forense in forma societaria. La materia è stata oggetto di interpretazione da parte della Corte di Cassazione la quale ha ritenuto che il carattere speciale dell'art. 4-bis della legge professionale degli avvocati fa sì che tale disciplina prevalga sulla (anteriore e) generale disposizione recata dall'art. 10 della legge n. 183/2011. L'esercizio dell'attività forense in forma societaria è riservata in via esclusiva, dunque, alle STA (ex art. 4-bis della legge n. 247/2012); non è, pertanto, consentito a STP costituite ex lege n. 183/2011 esercitare l'attività forense in forma societaria; tuttavia, è possibile, fermi i limiti correlati alle incompatibilità di cui all'art. 18 legge n. 247/2012, che un avvocato partecipi a una STP ex lege n. 183/2011, senza però poter comunque esercitare all'interno di tale società la tipica e riservata attività forense.
Tutto ciò posto, con riguardo all'ipotesi della partecipazione a una STP ex lege n. 183/2011 da parte di un avvocato in qualità di socio non professionista che, al contempo, rivesta anche la qualifica di socio professionista in una STA ex art. 4-bis, legge n. 247/2012, sembrerebbe potersi ritenere che non si incorra nella incompatibilità prevista dall' art. 10, comma 6, della n. 183/2011 secondo cui "la partecipazione ad una società è incompatibile con la partecipazione ad altre società tra professionisti”, poichè in tale evenienza, essendo la STA soggetta alla disciplina speciale recata della menzionata legge n. 247/2012, non trova applicazione il sopra richiamato art. 10, comma 6, della legge n. 183/2011.
di Daniela Nannola
Fonte Normativa