Commercialisti: utilizzare gli incassi del concordato per il ceto medio
Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti propone di destinare gli incassi del concordato preventivo biennale all'ampliamento del secondo scaglione IRPEF (CNDCEC - comunicato 05 novembre 2024)
Commercialisti: utilizzare gli incassi del concordato per il ceto medio
Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti propone di destinare gli incassi del concordato preventivo biennale all'ampliamento del secondo scaglione IRPEF (CNDCEC - comunicato 05 novembre 2024)
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNCDEC) ha avanzato una proposta volta a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio italiano. L'idea principale è di destinare gli incassi derivanti dal concordato preventivo biennale a un'estensione del secondo scaglione IRPEF, portando il limite di reddito a 56.000 euro con un beneficio massimo di 480 euro. Il costo stimato per l'attuazione di tale misura è di circa 1,2 miliardi di euro.
La proposta si basa sulla previsione di incasso di circa 1,3 miliardi di euro dal concordato preventivo biennale, come dichiarato dal Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. Secondo il presidente del CNCDEC, Elbano de Nuccio, il provvedimento permetterebbe ai contribuenti con redditi imponibili oltre i 50.000 euro, tradizionalmente esclusi da interventi fiscali di riduzione dell’IRPEF, di beneficiare di una significativa riduzione dell’aliquota.
Questa misura andrebbe a ridurre l’aliquota per i contribuenti che superano i 50.000 euro di reddito imponibile, spostando in avanti il limite del secondo scaglione e portando così chi attualmente si trova nel terzo scaglione, con aliquota al 43%, a beneficiare dell'aliquota al 35%.
In alternativa, nei mesi scorsi, il CNCDEC aveva proposto di elevare il limite del secondo scaglione a 70.000 euro, con un beneficio massimo di 1.600 euro per chi dichiara 70.000 euro o più, e un costo stimato di 3,3 miliardi di euro. Tuttavia, alla luce delle attuali risorse disponibili, la proposta è stata rivista, suggerendo un limite intermedio di 56.000 euro, che rimodulerebbe gradualmente il carico fiscale.
Benefici fiscali previsti in base al reddito imponibile
Reddito imponibile (€) | Beneficio (€) |
50.000,00 | – |
51.000,00 | 80,00 |
52.000,00 | 160,00 |
53.000,00 | 240,00 |
54.000,00 | 320,00 |
55.000,00 | 400,00 |
56.000,00 | 480,00 |
di Anna Russo
Fonte normativa
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