mercoledì, 13 novembre 2024 | 11:28

Riconoscimento del credito d’imposta Transizione 4.0 e requisito della novità del bene

La recente risposta del 12 novembre 2024, n. 221 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce aspetti importanti relativi al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, nel contesto del piano Transizione 4.0

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Riconoscimento del credito d’imposta Transizione 4.0 e requisito della novità del bene

La recente risposta del 12 novembre 2024, n. 221 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce aspetti importanti relativi al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, nel contesto del piano Transizione 4.0

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La questione interpretativa verte sull’acquisizione di un bene che, pur essendo di recente costruzione e tecnologicamente avanzato, è stato concesso in comodato d’uso gratuito al potenziale acquirente prima del passaggio formale di proprietà. Il documento affronta quindi il requisito fondamentale della "novità" del bene per la fruizione del beneficio fiscale.

Il quesito dell’istante

L’istanza riguarda una società (ALFA s.r.l.) che, per avviare la produzione in un nuovo stabilimento, ha utilizzato un macchinario acquistato da un’altra società del gruppo (DELTA) e concesso in comodato d’uso. Solo successivamente, ALFA ha acquistato il macchinario con l’intento di beneficiare del Credito d’imposta Transizione 4.0. Tuttavia, poiché il macchinario era già stato usato in comodato, sorge il dubbio sulla possibilità di considerarlo "nuovo".

L'Interpretazione dell’Agenzia

L’Agenzia sottolinea come, in generale, il bene strumentale debba essere “nuovo” per accedere al beneficio. Nella risposta, viene analizzato un precedente, dove un bene concesso in comodato era stato equiparato a un “periodo di prova”. In tal caso, il periodo di comodato non aveva inficiato il requisito di novità. Tuttavia, a differenza di tale fattispecie, nel caso di ALFA il comodato si è protratto per un lungo periodo (oltre due anni), e non come breve fase sperimentale o di prova.

La decisione dell’Agenzia ha importanti implicazioni per le imprese che considerano l’utilizzo di beni in comodato prima dell’acquisto: il prolungato utilizzo in comodato può escludere il riconoscimento della “novità” del bene, rendendo il bene non idoneo al credito d’imposta.

di Anna Russo

Fonte normativa