lunedì, 25 novembre 2024 | 11:29

Transizione 5.0: nuove FAQ del MIMIT

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il 2 novembre 2024, ha pubblicato una serie di FAQ per chiarire alcuni aspetti chiave relativi al credito d'imposta Transizione 5.0. Di seguito analizziamo tre risposte fondamentali, che delineano procedure operative e criteri di ammissibilità

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Transizione 5.0: nuove FAQ del MIMIT

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il 2 novembre 2024, ha pubblicato una serie di FAQ per chiarire alcuni aspetti chiave relativi al credito d'imposta Transizione 5.0. Di seguito analizziamo tre risposte fondamentali, che delineano procedure operative e criteri di ammissibilità

Comunicazione dell’ubicazione per beni destinati a cantieri temporanei

Per beni mobili utilizzati fuori dalla sede aziendale, come pale gommate, piattaforme aeree o sistemi di movimentazione portuale, l’impresa può semplicemente indicare l’indirizzo della sede legale. Questo approccio semplifica la gestione amministrativa, mantenendo comunque una chiara tracciabilità del bene rispetto al progetto agevolato.

Le ESCO come beneficiarie dell'incentivo

Le ESCO sono tra i beneficiari previsti dal decreto del 24 luglio 2024. Grazie ai contratti EPC (Energy Performance Contract), queste società realizzano interventi di efficientamento energetico sui processi delle imprese clienti.

- Beneficiario diretto dell'incentivo: la ESCO, che sostiene l'investimento.

- Oggetto della valutazione di efficientamento: i processi aziendali del cliente.

Il parametro per accedere all’incentivo è la riduzione percentuale dei consumi energetici sui processi del cliente. Questo modello permette di allineare gli obiettivi di sostenibilità delle ESCO con quelli delle aziende beneficiarie, favorendo innovazione e risparmio energetico.

Contratti di leasing e avvio dell'investimento

La stipula del contratto di leasing e l’ordine d’acquisto firmato dalla società di leasing sono sufficienti per soddisfare l'obbligo di avvio dell'investimento. L’importo del maxi-canone anticipato non deve necessariamente raggiungere il 20% del costo del bene. Questo chiarimento facilita l’accesso al credito d’imposta, soprattutto per imprese che preferiscono modalità di finanziamento flessibili.

Le risposte fornite dal Ministero chiariscono alcuni aspetti operativi e strategici del piano Transizione 5.0, rendendo più agevole l’accesso alle agevolazioni per diverse tipologie di imprese. Con l’integrazione di tali chiarimenti, le aziende possono pianificare con maggiore certezza gli investimenti necessari per innovare i propri processi produttivi, contribuendo così alla trasformazione digitale ed ecologica del tessuto industriale italiano.

di Anna Russo

Fonte normativa