Fisco: imposta di bollo su affidamenti in house e atti contrattuali
Forniti chiarimenti sull’applicazione dell’imposta di bollo sugli atti relativi agli affidamenti diretti "in house" e sugli accordi contrattuali connessi (AdE - risposta 27 novembre 2024, n. 230)
Fisco: imposta di bollo su affidamenti in house e atti contrattuali
Forniti chiarimenti sull’applicazione dell’imposta di bollo sugli atti relativi agli affidamenti diretti "in house" e sugli accordi contrattuali connessi (AdE - risposta 27 novembre 2024, n. 230)
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Il chiarimento deriva da un’istanza di interpello presentata da un ente, in conformità al Codice dei contratti pubblici (DLgs 31 marzo 2023 n. 36), per chiarire l’ambito di applicazione dell’allegato I.4 al codice stesso.
L’ente ha evidenziato che gli affidamenti in house, pur essendo esclusi dalle procedure codicistiche ordinarie, sono definiti come affidamenti diretti dall’art. 7, co. 2, DLgs 31 marzo 2023, n. 36. Pertanto, questi affidamenti rientrano nel perimetro contrattualistico pubblico e, secondo il richiedente, dovrebbero seguire il regime di imposizione dell’imposta di bollo indicato nell’allegato I.4 del Codice.
La posizione dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia ha confermato che l’imposta di bollo sui contratti pubblici è disciplinata dall’allegato I.4, il quale:
- introduce una modalità di calcolo proporzionale basata sul valore del contratto;
- prevede un pagamento unico al momento della stipula del contratto, sostitutivo di ulteriori obblighi d’imposta di bollo sugli atti della procedura, fatta eccezione per le fatture e note simili.
Riguardo agli affidamenti in house, viene ribadito che:
- sono considerati rientranti nel regime contrattuale pubblico;
- gli atti relativi a tali affidamenti non richiedono ulteriori versamenti d’imposta di bollo rispetto a quanto stabilito al momento della stipula del contratto.
Questo allineamento è coerente con i principi generali del Codice dei contratti pubblici e con la disciplina introdotta dal decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201, in materia di servizi pubblici locali.
La risposta dell’Agenzia semplifica il trattamento fiscale per gli enti pubblici, confermando che gli affidamenti in house:
- non generano obblighi aggiuntivi in termini di imposta di bollo sugli atti correlati;
- si conformano al regime sostitutivo previsto dall’allegato I.4.
Questa interpretazione è di particolare interesse per le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, che possono gestire più agevolmente gli obblighi fiscali relativi agli affidamenti diretti.
di Anna Russo
Fonte normativa
AdE - risposta 27 novembre 2024, n. 230
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