mercoledì, 09 aprile 2025 | 10:26

Il trattamento fiscale del contributo per la riduzione del canone di locazione

Forniti chiarimenti sul trattamento fiscale da applicare ai contributi erogati dai Comuni, nell’ambito di programmi regionali, a favore dei locatori che abbiano accettato di ridurre i canoni di locazione in essere (AdE - risposta 08 aprile 2025, n. 91)

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Il trattamento fiscale del contributo per la riduzione del canone di locazione

Forniti chiarimenti sul trattamento fiscale da applicare ai contributi erogati dai Comuni, nell’ambito di programmi regionali, a favore dei locatori che abbiano accettato di ridurre i canoni di locazione in essere (AdE - risposta 08 aprile 2025, n. 91)


Il caso oggetto dell’interpello

La questione si inserisce nel contesto delle misure a sostegno dell’abitare sociale e della gestione delle fragilità abitative, previste a livello regionale.

Il contribuente istante, comproprietario con i figli di un immobile locato con contratto a canone concordato, intende aderire a un programma regionale che prevede l’erogazione di un contributo, da parte del Comune, quale compensazione per la riduzione del canone di locazione, purché questa sia almeno pari al 20% dell’importo originario. L’immobile è oggetto di opzione per il regime della cedolare secca, con aliquota ridotta al 10%.

Il quesito riguarda la possibilità di applicare lo stesso regime fiscale (cedolare secca con aliquota del 10%) anche alla somma percepita dal Comune a titolo di contributo.

La posizione dell’Agenzia delle Entrate

Nel fornire il proprio parere, l’Agenzia chiarisce innanzitutto che il contributo comunale è connesso in modo diretto alla riduzione del canone locativo. Si tratta, dunque, di una somma percepita in sostituzione e integrazione di un reddito da locazione e, come tale, assume natura reddituale ai sensi dell’art. 6, co. 2, del TUIR . Tale disposizione stabilisce che i proventi sostitutivi di redditi conservano la stessa natura fiscale del reddito sostituito.

Pertanto, il contributo in oggetto va incluso nella base imponibile del reddito fondiario derivante dalla locazione.

Applicazione della cedolare secca

L’Agenzia conferma che, in presenza dei requisiti previsti dall'art. 3, DLgs 14 marzo 2011, n. 23, è possibile assoggettare anche il contributo comunale alla cedolare secca, applicando la medesima aliquota prevista per il canone concordato (10%).

Nel dettaglio, il contribuente dovrà indicare nel modello 730:

- nella Sezione I del Quadro B, il canone percepito (comprensivo della quota erogata dal Comune),

- barrare la casella della colonna 11 (Cedolare secca),

- inserire il codice 8 nella colonna 2 (Utilizzo) per beneficiare dell’aliquota ridotta.

Nel modello Redditi PF, le istruzioni sono analoghe, con la compilazione del rigo RB valorizzando il campo 6 “Canone di locazione”.

di Anna Russo

Fonte normativa


Approfondimento