lunedì, 30 giugno 2025 | 17:11

Statuto dei diritti del contribuente: approvate le disposizioni applicative sulla consulenza giuridica

Disciplinati i presupposti, il contenuto e le modalità di presentazione delle istanze di consulenza giuridica, nonché la procedura di esame delle stesse e gli effetti delle relative risposte  (MEF - Decreto 24 giugno 2025)

Statuto dei diritti del contribuente: approvate le disposizioni applicative sulla consulenza giuridica

Disciplinati i presupposti, il contenuto e le modalità di presentazione delle istanze di consulenza giuridica, nonché la procedura di esame delle stesse e gli effetti delle relative risposte  (MEF - Decreto 24 giugno 2025)

La consulenza giuridica è l’attività interpretativa svolta dall’Amministrazione finanziaria diretta a fornire chiarimenti su problematiche fiscali di carattere generale non riconducibili a fattispecie concrete e personali di singoli contribuenti.  L’istanza di consulenza giuridica può essere presentata dai soggetti di cui all’articolo 10-octies della legge 27 luglio 2000, n. 212.

L’istanza deve contenere:

a) i dati identificativi dell’istante e dell’eventuale legale rappresentante comprensivi del codice fiscale, nonché della sede legale e/o del domicilio fiscale, il numero di telefono, l’indirizzo di posta elettronica certificata e l’indirizzo di posta elettronica ordinaria in caso di enti non residenti;

b) la compiuta descrizione della problematica fiscale di carattere generale;

c) le specifiche disposizioni tributarie in merito alle quali sussiste incertezza interpretativa;

d) l’esposizione, in modo chiaro e univoco, della soluzione interpretativa proposta in merito al quesito posto con illustrazione sintetica delle relative motivazioni;

e) la sottoscrizione dell’istante o del suo legale rappresentante ovvero del procuratore generale o speciale incaricato ai sensi dell’articolo 63 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. In questo ultimo caso, se la procura non è contenuta in calce o a margine dell’istanza, deve essere allegata alla stessa.

Nei casi in cui le istanze siano carenti dei requisiti di cui alle lettere c), d) ed e), entro il termine di trenta giorni dalla ricezione della richiesta di consulenza giuridica l’Amministrazione finanziaria invita il contribuente alla loro regolarizzazione. Il termine di cui al primo periodo è, in ogni caso, sospeso tra il 1 ° e il 31 agosto di ogni anno e, se scade di sabato o di giorno festivo, è differito al primo giorno successivo non festivo. L’istante provvede alla regolarizzazione entro trenta giorni dalla data di ricezione dell’invito.

L’istante allega alla richiesta di consulenza giuridica copia della documentazione non in possesso dell’Amministrazione finanziaria destinataria della richiesta o di altre amministrazioni pubbliche indicate dallo stesso richiedente, ritenuta rilevante e utile ai fini di una corretta valutazione della fattispecie oggetto del quesito interpretativo.

L’Amministrazione finanziaria, ferma restando la facoltà di richiedere la documentazione integrativa, risponde alle istanze di consulenza giuridica nel termine ordinatorio di centoventi giorni dalla data di ricezione dell’istanza. Il termine di cui al primo periodo è, in ogni caso, sospeso tra il 1° e il 31 agosto di ogni anno e, se scade di sabato o di giorno festivo, è differito al primo giorno successivo non festivo. Il termine di cui al primo periodo è altresì sospeso ogniqualvolta sia necessario richiedere un parere preventivo ad altra amministrazione. Se il parere preventivo di cui al terzo periodo non è reso nel termine di sessanta giorni dalla richiesta, l’Amministrazione finanziaria dichiara l’istanza di consulenza giuridica improcedibile.

Nei casi in cui l’istante è invitato a integrare i dati che si assumono carenti, se non provvede alla regolarizzazione nel termine previsto, l’istanza si intende rinunciata. Il termine per fornire la risposta decorre dal giorno in cui è comunicata la regolarizzazione.

Quando non è possibile fornire risposta all’istanza di consulenza giuridica sulla base dei documenti allegati, l’Amministrazione finanziaria può chiedere all’istante, una sola volta, di integrare la documentazione presentata. La risposta è resa nel termine di centoventi giorni decorrenti dalla data di ricezione della documentazione integrativa richiesta.

La mancata presentazione della documentazione integrativa entro il termine di sessanta giorni dalla ricezione della richiesta comporta rinuncia all’istanza di consulenza giuridica. Resta ferma per l’istante la facoltà di presentare una nuova istanza, ove ricorrano i presupposti previsti dalla legge.

La risposta fornita dall’Amministrazione finanziaria è comunicata al soggetto istante e pubblicata sul sito istituzionale della stessa.

 L’istanza di consulenza giuridica è dichiarata inammissibile, con indicazione delle relative ragioni, se:

- è presentata da un soggetto diverso da quelli previsti dalle disposizioni normative;

-  è priva degli elementi di cui alle lettere a) e b);

-  riguarda fattispecie non di rilevanza generale oppure attiene a situazioni relative a singoli contribuenti, inclusi i medesimi soggetti legittimati a presentare istanze di consulenza giuridica;

- non ricorrono obiettive condizioni di incertezza in quanto l’Amministrazione finanziaria ha fornito, mediante documenti di prassi o risoluzioni, la soluzione a problematiche fiscali corrispondenti a quella rappresentata dall’istante;

- ha ad oggetto la medesima questione sulla quale l’istante ha già ottenuto una risposta dall’Amministrazione finanziaria, salvo che vengano indicati elementi di fatto o di diritto non rappresentati precedentemente;

-  verte su questioni per le quali l’istante sia a conoscenza dello svolgimento di attività di controllo nei riguardi dei propri associati e/o rappresentati alla data di presentazione dell’istanza.

Le  risposte rese dall’Amministrazione finanziaria in sede di consulenza giuridica non sono vincolanti per i contribuenti in esame, in relazione alle fattispecie concrete per le quali possono trovare applicazione.

La presentazione dell’istanza di consulenza giuridica non incide, nei riguardi dei contribuenti in esame sulle scadenze previste dalle norme tributarie e sulla decorrenza dei termini di decadenza, né comporta interruzione o sospensione dei termini di prescrizione.

La risposta all’istanza di consulenza giuridica non è impugnabile.

Le disposizioni del presente decreto si applicano ai procedimenti aventi ad oggetto istanze di consulenza giuridica presentate a partire dal giorno successivo a quello di pubblicazione dei provvedimenti attuativi.

di Daniela Nannola

Fonte Normativa