Precisazioni sul nuovo regime agevolativo per lavoratori impatriati
Forniti chiarimenti riguardanti l'applicazione del nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati, introdotto dall'art. 5, DLgs 27 dicembre 2023, n. 209 (AdE - risposta 06 marzo 2025, n. 66)
Precisazioni sul nuovo regime agevolativo per lavoratori impatriati
Forniti chiarimenti riguardanti l'applicazione del nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati, introdotto dall'art. 5, DLgs 27 dicembre 2023, n. 209 (AdE - risposta 06 marzo 2025, n. 66)
L'istante, cittadino italiano residente all'estero dal dicembre 2020 e iscritto all'AIRE, ha chiesto se possa beneficiare del nuovo regime impatriati per i redditi prodotti in Italia a partire da aprile 2025, quando inizierà un nuovo impiego a tempo indeterminato con la qualifica di Quadro di secondo livello. Inoltre, ha chiesto se il lavoro svolto nei primi tre mesi del 2025 in smart working o come frontaliere per il suo attuale datore estero possa precludere l'accesso al beneficio.
L'Agenzia ha esaminato le condizioni previste dall'art. 5, DLgs 27 dicembre 2023, n. 209, che concede un'esenzione del 50% sui redditi di lavoro dipendente e assimilati per i soggetti che trasferiscono la residenza fiscale in Italia, a condizione che:
- risiedano in Italia per almeno tre periodi d'imposta;
- non siano stati residenti in Italia nei tre periodi d'imposta precedenti al trasferimento;
- prestino attività lavorativa in Italia per la maggior parte del periodo d'imposta;
- abbiano una qualificazione di elevato livello, secondo i criteri stabiliti dal DLgs 28 giugno 2012, n. 108 e dal DLgs 9 novembre 2007, n. 206.
Nel caso specifico, l’Agenzia ha chiarito che il periodo di lavoro svolto per il datore estero nei primi tre mesi del 2025 non consente l’accesso al regime agevolativo per i redditi di quel periodo, poiché il trasferimento all’estero è stato inferiore ai sei periodi d’imposta richiesti per chi torna a lavorare per lo stesso datore o per un'azienda del medesimo gruppo. Tuttavia, a partire da aprile 2025, quando inizierà l’attività lavorativa per un nuovo datore di lavoro in Italia, il regime agevolativo potrà essere applicato. Il lavoro in smart working o come frontaliere nei primi tre mesi del 2025 non è considerato idoneo ai fini del regime agevolativo, in quanto il reddito prodotto in tale periodo non è qualificabile come reddito di lavoro dipendente prodotto in Italia.
di Anna Russo
Fonte normativa
Approfondimenti
Rassegna stampa
- iQnotizie - Nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati: chiarimenti del Fisco, del 21 febbraio 2025, di Anna Russo